Il covid ‘è una bufala! Il virus ha scatenato, come funghi, la nascita di di fake news . Milione di persone in tutto il mondo credono nella veridicità di alcune notizie completamente false. Anche voi pensate che possa essere un complotto?
Salve a tutti mi chiamo Riccardo Formelli e oggi voglio parlarvi delle notizie false che circolavano in rete e che in alcuni casi continuano a girare tutt’oggi.
Cos’è il covid 19 esattamente?
La COVID-19, acronimo dell’ingleseCOronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. I primi casi sono stati riscontrati in Cina nella Città di Wuhan durante la pandemia di COVID-19 del 2019-2020
Alcune bufale che girano in rete
Ne abbiamo viste molte di fake news riguardanti il coronavirus. Molte continuano a girare in rete. Altre invece sono state scovate. Vediamole insieme:
Secondo alcuni il colluttorio avrebbe la forza di combattere il virus. Niente di più falso. In realtà ci sono degli studi condotti negli Stati Uniti. Questi però sono stati eseguiti su uno dei virus riguardanti il comunissimo raffreddore.
È circolato su Facebook la notizia che i termo scanner cancellano la memoria. Anche questa rigorosamente falsa. Questo tipo di apparecchiature misurano i raggi infrarossi ma non li emettono.
Sempre su Facebook tempo fa circolava la notizia che l’oleandro ha potere curativo verso il virus. Ennesima notizia falsa. L’oleandro non è una cura miracolosa. I medici ammoniscono che l’automedicazione potrebbe comportare gravi conseguenze. Notizia pericolosa in quanto l’oleandro è notoriamente una pianta velenosa.
Altra notizia falsa che circolava era costituita dal fatto che gli animali domestici possono contagiare l’uomo. Notizia falsa. Verosimilmente plausibile il contrario. Gli animali al contrario c’hanno dato gioia nei momenti difficili di quarantena. Gli studi effettuati smentiscono tassativamente , anche perché gli animali sembrano pressoché immuni dal virus.
Secondo i complottisti il virus non attaccherebbe ne bambini né extracomunitari né nazioni con il clima secco. Ovviamente falso. Allora ci chiediamo: il virus ha un orientamento politico? In questo il virus è molto democratico. Attacca indistintamente tutte le razze, nazionalità, le età e persone benestanti o in povertà. La realtà è che non esistono fattori genetici o ambientali che possano proteggersi dall’attacco del virus.
Non protegge dall’infezione neanche il vaccino per la tubercolosi. Altra notizia falsa che circolava in rete.
Ecco cosa dice Viren Swami sulle teorie del complotto e perché la gente ci crede
Viren Swami, un professore di psicologia sociale presso l’Anglia Ruskin University, nel Regno Unito, spiega cosa si nasconde dietro a queste teorie e per quale motivo la gente ci crede.. «Uno dei problemi legati alla comprensione delle teorie del complotto è che così tante persone le ritengono veritiere», ha dichiarato il prof. Swami al giornale britannico «Express». «Sappiamo che alcuni fattori rendono più probabile che le persone ci credano, come ad esempio il fare affidamento su un pensiero più intuitivo o emotivo. Si tratta principalmente di una mancanza di azione o di controllo». Anche secondo voi Il covid è una bufala?
Il prof. Swami ha dichiarato che sentimenti di terrore e la mancanza totale di informazione fanno sì che le persone credano a questo tipo di complotti. «In genere, si tratta di persone che si sentono impotenti, persone che si sentono minacciate, persone che sentono di non avere alcun controllo su ciò che accade intorno a loro». Il boom dei vari social con le piattaforme online favorisce la proliferazione di queste notizie. «Ma sappiamo anche che, in particolare per quanto riguarda il coronavirus, si stanno diffondendo molto velocemente», ha aggiunto. «Sono stati condotti un paio di studi che hanno dimostrato che è possibile mappare la diffusione delle teorie del complotto sul coronavirus, e si stanno diffondendo molto più rapidamente del virus stesso». Il covid è una bufala!
Far cambiare idea a chi crede nel complotto è praticamente impossibile
Far cambiare idea a chi crede in un complotto è praticamente impossibile: «No, è quasi impossibile, specialmente se si tratta di una persona che ci crede in modo irriducibile», ha proseguito il prof. Swami. «Solitamente rifiutano qualsiasi prova che non si adatti perfettamente alla loro visione del mondo, e accettano esclusivamente prove che confermano convinzioni preesistenti. Rifiuteranno qualsiasi cosa io dica sostenendo che il motivo principale è che io stesso faccio parte del complotto. La pongono in maniera tale da rendere impossibile un dibattito. Entrano in uno stato mentale in cui credono che le persone che compiono cattive azioni siano intrinsecamente malvagie, e non conviene avere un dibattito con una persona cattiva; si deve invece sconfiggere il male». Il covid è una bufala?.
Possibile far cambiare idea a chi non crede che Il covid è una bufala?
La risposta è no, di solito non accettano teorie diverse dalle loro.
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Distinguere la realtà dalla finzione
La disinformazione relativa a una crisi della salute pubblica può essere altrettanto pericolosa, specialmente quando milioni di persone credono a notizie non verificate. Queste persone non vogliono condividere informazioni sbagliate; quindi Il covid è una bufala? Semplicemente, lo fanno senza esserne consapevoli.
Secondo la gente è una bufala?
«Esistono prove che contenuti evocativi dal punto di vista emotivo rendono le persone meno accorte»,. Ha dichiarato alla «CNN» David Rand, un professore del Massachusetts Institute of Technology che si occupa di disinformazione.
«In particolare, quando le persone si affidano all’intuito e alle emozioni è più probabile che credano ad asserzioni false. Affermazioni che incutono paura, ad esempio, rendono le persone meno inclini a fermarsi a riflettere». Adesso più che mai, in quanto individui abbiamo un ruolo chiave da giocare nella diffusione di informazioni corrette per il bene comune. Abbiamo a disposizione i mezzi per farlo su larghissima scala. Spargi la voce sulla pagina della Commissione europea dedicata a combattere la disinformazione e alla sezione myth busters dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.